Normativa Hotel

Come avviare un’attività alberghiera

Sono strutture alberghiere tutte quelle aziende organizzate per fornire al pubblico, mediante una gestione unitaria, alloggio in almeno sette camere o appartamenti, con o senza servizio autonomo di cucina, ed altri servizi accessori per il soggiorno, compresi eventuali servizi di bar e ristorante.

Le strutture alberghiere devono disporre di almeno 7 camere, di acqua corrente calda e fredda in tutte le camere, nonché una tutta una serie di requisiti tecnici, edilizi, di sicurezza ed igienico sanitari.

Per poter avviare una struttura alberghiera è necessaria l’autorizzazione comunale, rivolgendosi al comune nell’ambito del quale si intende avviare l’attività.

Entrando più nel dettaglio della procedura, l’interessato deve compilare una domanda in carta da bollo diretta al sindaco con l’indicazione delle generalità, del numero di codice fiscale e dell’ ubicazione dell’immobile.

Documentazione da allegare per la richiesta di autorizzazione

Alla domanda vanno allegati una serie di documenti tra cui:
1) certificato di destinazione d’uso dell’edificio da adibire ad albergo rilasciato dalla ripartizione urbanistica;
2) autorizzazione sanitaria;
3) scheda di denuncia dei requisiti minimi indispensabili per il livello di classificazione da ritirarsi presso l’Ufficio Polizia Amministrativa;
4) planimetria dei locali;
5) certificato antincendio da richiedersi al Comando dei Vigili del Fuoco
6) certificato di iscrizione al R.E.C.;
7) certificato di residenza e stato di famiglia;
8) certificato penale.

Finanziamenti ed Agevolazioni

Per il finanziamento di tale attività potrebbe essere utile la legge 236/93, riservata appunto alle nuove iniziative per la fornitura di servizi nei settori della fruizione dei beni culturali, del turismo, della tutela ambientale, dell’innovazione tecnologica e della manutenzione di beni civili e industriali.
Tale legge prevede agevolazioni sia per le spese di investimento che per le spese di gestione.

Per l’investimento sono previsti contributi in conto capitale e mutui a tasso agevolato calcolati in equivalente sovvenzione. Sono ammissibili le spese per lo studio di fattibilità, le spese per gli immobili (entro il limite del 70 % della spesa totale per l’acquisto e l’eventuale ristrutturazione di beni immobili; entro il limite del 50 % della spesa totale nel caso di nuova costruzione), gli allacciamenti, i macchinari, gli impianti e le attrezzature nuovi di fabbrica, i brevetti, gli altri beni materiali e immateriali che servono per diversi anni al ciclo produttivo o all’esercizio.

Per ciò che attiene alle spese di gestione è, invece, concesso un contributo a fondo perduto per i primi 3 anni di attività. Le spese ammesse alle agevolazioni sono quelle per le materie prime, i semilavorati, i prodotti finiti, i servizi ricevuti concernenti l’attività di progetto, gli oneri finanziari, i canoni di locazione, i canoni di leasing.

Sono ammesse alle agevolazioni società o cooperative costituite da giovani tra i 18 e i 35 anni, residenti nei territori individuati dalla Commissione dell’Unione Europea come ammissibili ai Fondi Strutturali alla data del 1 gennaio 1994.

Requisiti

Tutti i soggetti interessati all’esercizio di attività alberghiera devono essere in possesso (alla data di presentazione della richiesta) dell’iscrizione al registro delle imprese della Camera di Commercio.

Documentazione

Alla domanda di autorizzazione deve essere allegata:
• Copia atto costitutivo della società
• Relazione igienico sanitaria, relativa all’idoneità dei locali
• Tessera sanitaria personale, per tutte le persone impegnate nell’attività
• Certificato di agibilità dell’immobile, per l’uso specifico richiesto
• Certificato prevenzione incendi
• Planimetria dell’esercizio in triplice copia, in scala 1:100, redatta da professionista abilitato, iscritto all’Albo e relazione tecnico descrittiva (in duplice copia) relativa ai requisiti tecnici ed igienico sanitari dell’esercizio, redatta anch’essa da professionista come sopra indicato (se il locale viene per la prima volta adibito a tale uso o se è di nuova costruzione)
• Copia di un documento di riconoscimento valido del richiedente (nel caso che la firma non venga apposta alla presenza dell’addetto al ricevimento del Comune)

Contributi

Due marche da bollo da € 14,62 (una per la richiesta di autorizzazione e l’altra per il rilascio della stessa).

L’autorizzazione viene, generalmente, rilasciata entro 60 giorni dalla data di presentazione dell’istanza, dopo la verifica del possesso dei requisiti richiesti. Termine di 60 gg, che verrà interrotto in caso di mancata presentazione di parte della documentazione necessaria e che inizierà a decorrere, nuovamente, dalla data di ricevimento della stessa.

Normativa

La normativa di riferimento è la Legge n.135 del 29 marzo del 2001 “Riforma della legislazione nazionale del Turismo”. Molto importante è anche il testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

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