Il Colosseo è il cuore pulsante di una tradizione importante e di un presente affascinante. Il Colosseo è indubbiamente il simbolo non solo di una città, ma dell’intera Italia per tutti quei turisti stranieri che si avvicinano alla nostra cultura e che vogliono visitare i nostri monumenti storici.
“Quando cadrà il Colosseo cadrà anche Roma, ma quando cadrà Roma finirà anche il mondo”, è la profezia che venne fatta da un monaco inglese per raccontare questo simbolo indimenticato dell’Impero Romano. Ma quale è la storia di questo monumento, cosa si nasconde dietro al suo fascino senza tempo? Non si può immaginare Roma senza il Colosseo, non si può pensare quindi di visitare la capitale senza recarsi sul posto. E non fatevi fermare dalle file: sono abbastanza veloci ed il prezzo è assolutamente accessibile visto che nel biglietto è compreso anche l’ingresso al Palatino e ai Fori Imperiali.
La storia del Colosseo
Il vero nome in epoca barbarica era Anfiteatro Flavio; venne iniziato da Vespasiano nel 72 d.C. e fu inaugurato da Tito nell’80. A rifinirlo fu poi Domiziano qualche anno più tardi.
Il Colosseo è l’imponente monumento storico che sorge nel cuore della modernità, in una città caotica, sempre in movimento, sempre in crescita. E’ alto 57 metri e ha forma ellittica con l’asse maggiore di 188 metri e quello minore di 156; presenta ben 76 ingressi che permettevano l’accesso e l’uscita a oltre 5000 persone al minuto. L’edificio presenta tre piani di arcate che poggiano su pilastri decorati: si pensa che possa arrivare a contenere fino a 50.000 spettatori.
Osservandolo si nota un muro decorato da lesene corinzie e alleggerito da finestre, pronto a troneggiare sopra le arcate, dove domina un cornicione terminale che presenta dei fori nei quali si infilavano i pilastri utili per poter sostenere il velario, così da proteggere gli spettatori dai raggi del sole.
Le gradinate erano invece suddivise in 3 ranghi principali così strutturati: il podium che conteneva anche il palco imperiale (che per intenderci era quello per i cavalieri), l’ordine di mezzo (qui vi andavano i cittadini romani) e infine, in posizione più elevata sorgeva la summa (qui sedeva il popolo). Il Colosseo ospitava i giochi all’interno dell’anfiteatro, dalle lotte tra animali all’uccisione di condannati da parte di animali feroci.
Anticamente, la Valle del Colosseo era occupata da abitazioni private degli aristocratici, come testimoniano gli scavi effettuati nella zona della meta sudans; in seguito all’incendio neroniano, due terzi dell’estensione abitativa di Roma andò distrutta e la valle in questione venne occupata dalla dimora di Nerone. Nel punto esatto in cui oggi sorge i Colosseo al tempo vi era uno stagno artificiale che venne prosciugato dopo la morte di Nerone, per porre le fondamenta per quello che sarebbe divenuto il più grande edificio per spettacoli e monumento di Roma.
Ad oggi, visitare questo luogo è un modo per avere accesso diretto in un tempo passato, dove sembrano riaffiorare le emozioni provate dagli spettatori di un tempo, osservando le gallerie sotto le gradinate, la grande arena dove migliaia di gladiatori e di condannati trovarono la morte. Spettacolo e orrore, è questo tutto ciò che ha raccontare il Colosseo a ogni turista che vi faccia visita anno dopo anno. Solo nel 2015 il circuito di Colosseo, Foro romano e Palatino è stato visitato da circa 6.551.046 persone, confermandosi in assoluto il sito più visitato in Italia.